Chieti - C'era una volta un trenino....

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La cartolina di allora mostra una carrozza, senza vagoni, che corre su rotaia, mossa da energia elettrica prelevata da una linea aerea tramite un normalissimo trollei. Sullo sfondo si vede, troneggiante su una collina, la cattedrale di San Giustino col suo caratteristico campanile. 

 

Il trenino, dopo 100 anni, potrebbe ripartire garantendo un collegamento rapido tra il Colle ( Chieti ) e la zona universitaria ospedaliera. La città dalla “memoria corta” ha dimenticato di celebrare i cento anni del “trenino”, la linea tranviaria, inaugurata il 12 giugno 1905 alla presenza di Re Vittorio Emanuele III e Regina Elena di Montenegro. La “dimenticanza” è stata colmata da Domenico De Simone, titolare di un negozio di ottica in corso Marrucino che dalla sua collezione di  cartoline centenarie ha ricavato un calendario da tavolo presentato nei giorni scorsi nella Chiesa della SS.Annunziata, detta delle Crocelle, Il calendario, intitolato “C’era una volta un trenino…cento anni di cartoline”, consente di far conoscere una Chieti ormai del tutto scomparsa, della quale restano ancora poche testimonianze ( le stazioni del Tricalle, quella di Villamagna-S.Anna, il deposito del materiale ferroviario poi della Filovia e ora degli autobus sostitutivi attualmente in servizio per i trasporti pubblici urbani ). Il percorso, di km. 8,590 circa, che partiva dal piazzale della stazione ferroviaria a Chieti Scalo, percorreva per circa un chilometro la Colonnetta per poi inerpicarsi sulla collina verso il Tricalle, dietro la fornace Di Muzio, saliva verso Sant’Anna tra oliveti e vigneti, passava davanti al cimitero, percorreva Via Ferri, Via Gaetani d’Aragona, risaliva Via Arniense, con sosta a Piano Sant’Angelo, poi divenuto stazione, fino a Largo Cavallerizza, per entrare in Piazza Vittorio Emanuele II dove era situata la stazione principale, la biglietteria e il deposito bagagli. Quel trenino di due soli vagoni, uno di I classe e l’altro di II, che ospitò i Reali d’Italia nel giugno 1905, quando venne inaugurata da Re e regina la Mostra di arte antica nel Palazzo Municipale, rimasto nella memoria di molti, è ricordato in molti testi storici e letterari, costituiva sicuramente una particolarità caratteristica di Chieti. Io che sono nato nel 1947 a Chieti e ivi vissuto fino al 1966, non ne ho memoria in quanto l'unica linea che collegava la stazione di Chieti Scalo a Sant'Anna era un filobus anch'esso elettrico. Forse mia madre che oggi ha ottanta anni potrà senz'altro averne memoria. Comunque è un fatto che fa parte della storia della mia città. Io sono venuto in possesso di questo bellissimo calendario e credendo di far cosa gradita anche a quei teatini sparsi come me per il mondo di far conoscere questa meravigliosa pagina del passato, purtroppo per noi, remota.

 

 

 

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Si ringrazia sentitamente l'ottico di Chieti, Domenico De Simone

per il meraviglioso calendario messoci a disposizione, ricco di

immagini esclusive, sconosciute ai teatini di ieri e di oggi.